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lunedì 14 luglio 2014

L'incontro ( sesta ed ultima parte )

Sono seduta davanti allo specchio a guardare la mia immagine riflessa mentre la mente vaga , una lacrima riga il mio volto, ma no, non è una lacrima di tristezza, bensì di gioia.
Volto il viso alla mia destra, Diego è lì sul letto, vicino al suo papà e dormono insieme proprio nella stessa posizione, con una gamba piegata ed il viso poggiato sull'avambraccio; inizio a sorridere....non sono mai stata felice come adesso !
Sono passati tre anni dal giorno dello stupro, ho convinto Christian a lasciar perdere tutto e ci siamo buttati tutto alle spalle; quando sono uscita dall'ospedale mi ha portata a casa sua ed ora viviamo insieme da allora.
La gravidanza è stata un po' a rischio, tant'è che dovetti restare a letto per 3 mesi senza fare sforzi perchè rischiavo di perderlo, sino a che, mentre ero a casa da mia suocera mi si ruppero le acque.
Eravamo sole in casa e lei non ha la patente, quindi ad accompagnarmi in ospedale fu la vicina che si mise subito a disposizione e con mia suocera venne in ospedale.
Arrivai in ospedale ma non avevo ancora dolori il che mi fece spaventare parecchio, mi fecero sedere su una sedia a rotelle e mi portarono in reparto.
Il dottore venne subito, mi controllò dicendo che non erano ancora arrivate le contrazioni ma che potevo stare tranquilla .
Chiamai subito Christian, che era a lavoro e dopo meno di 15 minuti me lo ritrovai di fianco al letto tutto sudato e bianco come un lenzuolo.
Passarono circa tre ore e le contrazioni non arrivavano, iniziò a salire l'ansia, nei film in tv non appena si rompono le acque sembra abbiano dolori pazzeschi !! All'improvviso però cominciai a sentire qualcosa che da minimo diventò un dolore insopportabile; cominciai a sudare e l'infermiera che accorse mi disse che mi stavo dilatando, accorse anche l'anestesista per l'epidurale ma la rifiutai, volevo sentire tutto, godermi nel bene e nel male questo momento che avevo sognato da tutta la vita.
Christian era sempre lì, balbettava e quasi piangeva, infatti lo portarono fuori perchè più che sostenermi mi regalava solo altra ansia e paura.
Ero rimasta da sola, con un mucchio di estranei che impartivano ordini e mi guardavano tra le gambe “ Respira, Rilassati, Spingi”. Quanto avrei voluto avere accanto mia madre, credo sia il desiderio naturale di ogni neo partoriente !
Il dolore divenne lancinante, iniziai a piangere, ma bastò una solo spinta decisa ed il bambino fu fuorì. Poggiai esausta la schiena sul letto, avevo i capelli zuppi di sudore ed il corpo mi doleva dai capelli ai piedi ma bastò il primo vagito del mio bambino e tutti i dolori passarono in un attimo.
“E' un maschietto!” disse l'infermiera, “un bellissimo e sanissimo maschietto !” Quasi non ci credevo, dopo pochi istanti misero questo fagotto sul mio ventre e lo guardai insistentemente....era perfetto !!! Guardai le manine, contando le dita e lo stesso feci coi piedini, aveva tutto ! Il naso, la bocca, gli occhietti.
Christian rientrò piangendo, si avvicinò al letto e cominciò ad accarezzarmi i capelli mentre guardava suo figlio, nostro figlio !
“Ma ci pensi, lo abbiamo fatto noi !” gli dissi sorridendo, fu un 'emozione che non so descrivere a fondo, stanchezza, emozione e incredulità mi avvolsero tutte nello stesso istante, mi sentivo onnipotente !!!
Arrivò l'infermiera dicendomi che me lo avrebbe riportato tra un po', si prese il mio bambino e quasi mi suscitò un istinto omicida ma razionalmente capi la cosa e la lasciai fare.
Christian era sempre lì, al mio fianco, tremava dall'emozione e quando l'infermiera mi riportò il bambino disse : “ Ecco il nostro Diego ! E' bellissimo proprio come te !” io sorrisi pensando alle lotte che abbiamo fatto per il nome, lui impostò che si sarebbe chiamato Diego dal primo momento in cui abbiamo saputo il sesso, lui ed il suo fanatismo per il Napoli e Maradona !!!
L'infermiera mi disse di allattarlo, io la guardai , avevo tanto timore; tirai fuori il seno e subito il mio cucciolo afferrò il capezzolo e cominciò a succhiarlo, io avevo paura di soffocarlo e mi tiravo indietro, l'infermiera mi rassicurò dicendomi di rilassarmi, Dieghino succhiava facendomi male mentre Christian lo guardava fisso, senza dire nulla, con gli occhi gonfi di gioia .
Sono passati due anni e mezzo da quel momento eppure sembra soltanto ieri che lo avevo ancora in grembo, che gli parlavo e gli facevo ascoltare musica classica. Non mi sentivo all'altezza di un amore tanto grande, non mi sentivo in grado di essere madre, avevo paura di ogni cosa, fortunatamente mia suocera mi è sempre stata vicino mentre mia madre lo ha visto 20 giorni dopo la sua nascita, venne a casa col suo nuovo compagno, di qualche anno più di me, fredda e cinica come sempre; mi fece visita come fossi un'estranea, portò il suo presente, un lenzuolino di cotone verde ed una tutina gialla e senza nemmeno prenderlo in braccia una volta se ne andò dicendo che aveva da fare. Da quel momento non l'ho più rivista !
Guardo l'orologio, sono quasi le 3:00 di notte, gli uomini della mia vita dormono e mancano meno di 48 ore al mio matrimonio, si Christian mi ha chiesto di sposarlo, in un modo insolito ma comunque emozionante.
Eravamo stati a cena dalla madre, insieme a tutta la sua famiglia, circa 9 mesi fa, tornammo a casa, Diego dormiva e mentre lo poggiavo nella culla, Christian mi venne dietro iniziando a baciarmi il collo, tra risate e baci ci trovammo a letto a fare l'amore, lui era sopra di me, dentro di me, mi abbracciava, mi baciava e mi penetrava forte, suscettibile ai miei gemiti ed ai miei ansimi. Perso come sempre nel mio profumo e nei miei umori, sapevo che questo era il modo supremo in cui lui sapeva dimostrare il suo amore, in quegli attimi, spogliato di ogni inibizione, riusciva ad essere se stesso, dolcissimo, passionale e maschio proprio come lo avevo conosciuto. Inizio a prendere i miei capelli tra le mani e spingendomi verso il basso cominciò a penetrarmi profondamente mentre mi invadeva la bocca con la sua lingua. Si inginocchio sul letto facendomi intendere di girarmi, mi girai offrendomi a lui che entrò nuovamente dentro di me, da dietro, cingendomi forte i fianchi iniziò a penetrarmi con grande forza, facendomi quasi male, io ansimavo e mi bagnavo come non mai, ed i suoi gemiti rendevano ancora più piacevole ed eccitante il momento.
Si sdraiò su di me, da dietro, iniziandomi a baciare il collo, mentre prese ad abbassare l'intensità dei colpi; arrivò all'orecchio iniziando a leccarlo poi improvvisamente disse :” Mi vuoi sposare?” .
Quella proposta mi lasciò interdetta, non riuscii a proferire parola, ma il mio corpo fu più che eloquente, arrivai all'orgasmo, qualche istante prima di lui, il più intenso della mia vita, ne ebbi altri, uno dietro l'altro fino a quando il ventre mi dolse forte.
Mi sdraiai accanto a lui ed un brivido di freddo mi assalì la pelle, lui mi abbracciò e mi bacio nuovamente dicendo :” Aspetto una risposta!” io risposi “ Non ti è bastata quella che ti ha dato il mio corpo?!” Lui sorrise, allungò il braccio sul comodino e mi offrì una scatolina; dentro c'era un anello, proprio come piaceva a me, discreto, con un piccolo punto luce e di oro bianco, mi mise l'anello e rifacemmo l'amore per tutta la notte.
e' giorno ormai, sono le 8:30 quini mi reco in cucina a preparare il caffè per Christian ed il biberon per Diego.


Quelle ore erano volate, adesso mi ritrovavo davanti alla chiesa, Christian mi aspettava al suo interno, ero emozionatissima !!
Entro, con gli occhi madidi di lacrime, il vestito era semplice, un corpetto stretto in vita che terminava con una semplice gonna in raso.
Mi incammino per la navata e guardo da lontano il mio principino vestito da paggetto, mi assale un sorriso in volto poi guardo Christian, si muove sui talloni, faceva così quando era nervoso; ad accompagnarmi all'altare è Nicola, che con la sua famiglia sono venuti da Bari per celebrare il mio matrimonio, e mi consegna a Christian dicendo :” trattamela bene”, Chri mi bacia la guancia e fa un occhiolino a Nicola, poi prendendomi sotto braccio mi accompagna all'altare.
Io non sono religiosa, ma devo ammettere che il parroco fa una predica bellissima. All'invito “puoi baciare la sposa” Christian mi bacia intensamente e parte un forte applauso.
Usciamo dalla chiesa entrambi emozionatissimi, Diego inizia a piangere, quindi mia suocera me lo dà e subito tra le mie braccia si tranquillizza. All'uscita tutti gettarono il riso , io e , finalmente, mio marito cerchiamo di proteggere Diego per non farlo far male, Christian mi ribacia e dice : “ Tu sei la mia principessa e ti regalerò la favola più bella che sia mai stata scritta” io lo guardo , sorrido, lo bacio e gli dico : “ Lo hai già fatto regalandomi due figli” gli sorrido e gli feccio l'occhiolino.

Lui mi fissa saldamente negli occhi, incredulo. Poi mi cattura il volto tra le mani e mi dà un bacio lungo e coinvolgente . Poi bacia anche  Diego e poggiando una mano sulla mia pancia dice :” VI AMO!”

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